Entrare in casa e, senza che nessuno muova un dito, il riscaldamento (o la climatizzazione d'estate) si azionato alla giusta temperatura, le luci si accendono al tuo passaggio, le tende si aprono e si chiudono quando ti svegli e quando ti addormenti.
Se ti va, puoi anche avere la tua sveglia personale, magari con una voce umana e far sì che il sistema di sicurezza scatti in automatico non appena venga rilevato un pericolo. Una puntata di una serie di fantascienza? No, si tratta semplicemente delle possibilità che la tecnologia mette a disposizione per rendere la casa, e in generale gli ambienti interior, sempre più comodi e confortevoli. L'insieme di queste tecnologie va sotto il nome di domotica, una scienza che si occupa proprio del miglioramento della qualità della vita, e che già da molti anni mette a punto soluzioni personalizzate per appartamenti o uffici. In questi ultimi tempi, però, si sente molto più spesso parlare di "smart home" che di domotica vera e propria. La confusione è spesso dietro l'angolo, perché ancora la maggior parte delle persone pensa che si tratti, in soldoni, della stessa cosa. In realtà i due concetti sono differenti. In questa miniguida proviamo a spiegare la differenza tra smart home e domotica e quali sono le presenti e future applicazioni di entrambi i contesti.
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